“I primi disegni di Le Corbusier. 1902-1916”- Mostra al Teatro dell’Architettura di Mendrisio

 

Quando è uscito il grande volume, poi ristampato in una dimensione più contenuta, dal titolo “Le Corbusier. Le Grand”, qualcuno avrà giustamente ritenuto che si stesse “raschiando il fondo del barile” dell’immenso patrimonio grafico-fotografico-progettuale lasciato dal maestro di La-Chaux-de-Fonds e gestito in modo esemplare dalla Fondation Le Corbusier con sede a Parigi nella sua Maison La Roche.

Invece questa mostra di Mendrisio (19 settembre 2020 – 24 gennaio 2021) con gli schizzi giovanili – con più di ottanta disegni originali inediti – è una prima tappa del progetto di realizzare quattro volumi con gli schizzi di LC, di cui il primo già edito, dimostrando che è ancora possibile vedere materiale, in buona parte sconosciuto, che contribuisca all’approfondimento degli studi sulla sua proposta progettuale.

Questa è stata fondata proprio sulle prime esperienze giovanili e soprattutto sul bagaglio conoscitivo maturato nei viaggi (in Oriente, in Italia, in Germania).

Con l’uso di una macchina fotografica ma soprattutto con l’uso di carnet di viaggio su cui schizzare le architetture che gli balzavano agli occhi, LC costruisce un bagaglio di quelli che oggi chiameremmo riferimenti, destinati, se non a entrare prepotentemente nei suoi futuri progetti, a costituire uno scenario storico in cui collocarli.

Descritto spesso come una solitaria avanguardia, in perenne rottura con la storia, LC al contrario ha fondato i suoi capolavori su questa conoscenza giovanile della storia dell’architettura, maturata sul campo e arricchita ovviamente dai viaggi svolti anche durante la maturità.

Le certose italiane ispireranno i progetti per gli Immeuble Villas, la norma domenicana verrà rispettata con variazioni nel progetto per il convento di la Tourette, le antiche residenze che si allungano su lotto gotico daranno il ritmo alla sequenza di cellule dell’Unité d’Habitation, gli acquedotti romani costituiranno materiale su cui lavorare per costruire l’ossatura del Palazzo di Giustizia di Chandigarh.

Uno schizzo di Le Corbusier può quindi avere carattere descrittivo di un’architettura visitata in situ, ma molto spesso contiene addirittura il senso di una proposta progettuale, sviluppata nell’arco della sua carriera.

Altri schizzi acquerellati, tra cui i gouaches di nudi femminili e i disegni di lettura del paesaggio, hanno un contenuto decisamente poetico, collegabile all’indole di artista che non lo abbandonerà durante tutta la vita e che accompagnerà le sue realizzazioni architettoniche.

Carlo Pozzi

 

I DISEGNI GIOVANILI DI LE CORBUSIER. 1902-1916
A cura di Danièle Pauly

19 settembre 2020 – 24 gennaio 2021
Teatro dell’architettura Mendrisio


Mostra promossa da
Fondazione Teatro dell’architettura
Con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana
Preview stampa: giovedì 17 settembre 2020 ore 10.30
Inaugurazione mostra su invito: giovedì 17 settembre 2020 ore 19.00

 

 

 

TAM-2020-07-16_Comunicato Stampa 1_Mostra_Disegni giovanili LC-ITA (1)

 

 

 

Crediti per le immagini

Opere in mostra: 

 Studio per un piatto, 1903-1904

Mina di grafite e acquerello su carta bistro

18 x 16.6 cm

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

Studi di fiori di montagna, 1905

Mina di grafite e acquerello su carta

25 x 36 cm

Datato “1905”

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

Notre-Dame e i tetti parigini, 1908

Acquerello su carta

28 x 22.5 cm

Datato “mars 08“

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

 Notre-Dame de Paris, galleria superiore, 1908

Mina di grafite, carboncino e inchiostro diluito su carta bistro

50 x 32.5 cm

Datato “juin 08”

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

 Notre-Dame de Paris, finestra superiore, 1908

Mina di grafite, carboncino, acquerello e inchiostro su carta bistro

50 x 32.5 cm

Datato “juin 08”

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

Frammento di tappeto, 1908

Gouache su carta ruvida

65 x 50.2 cm

Datato “sept. 08”

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

Nudo femminile in piedi su un basamento, 1909

Mina di grafite e matita nera su carta

63.4 x 49 cm

Datato “avril 1909”

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

“Scultura su legno del museo di Cluny”, 1909

Mina di grafite e matita nera su carta

25 x 32.5 cm

Datato “30 juin 1909”

Coll. privata, Svizzera

Fotografia © Éric Gachet

Paesaggio con montagne azzurre, 1910

Mina di grafite, acquerello e gouache su carta vergata

25.5 x 20 cm

Firmato e datato “Ch. E. Jt./A Munich 1910”

Coll. Éric Mouchet, Parigi

Fotografia © Éric Mouchet

Charles-Édouard Jeanneret (seconda fila, secondo a destra) e gli allievi di

L’Eplattenier che disegnano nella foresta, 1903-1904 circa.

Copyright ©FLC/ADAGP

Charles-Édouard Jeanneret nella sua stanza in rue des Écoles a Parigi, primavera 1908

Copyright ©FLC/ADAGP

Charles-Édouard Jeanneret sull’Acropoli, vicino a una colonna rovesciata del Partenone, settembre 1911

Copyright ©FLC/ADAGP

Jeanneret di fronte a Le Couvent, dintorni di La Chaux-de-Fonds, 1912

Copyright ©FLC/ADAGP

 

 

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