Il Museo nazionale di Palazzo Mansi, vero e proprio museo-residenza, costituisce un documento esemplare delle dimore dei mercanti lucchesi. Trasformato alla fine del XVII secolo dalla famiglia Mansi, che ne era proprietaria, in “palazzo di rappresentanza”, si configura oggi come importante esempio di “museo nel museo”. Di impianto tardo-cinquecentesco, frutto dell’unione di case torri preesistenti, il palazzo fu acquistato nel 1616 da Ascanio Mansi. Nell’operazione di rinnovamento commissionata da Raffaello Mansi all’architetto lucchese Raffaello Mazzanti e attuata tra il 1686 e il 1691, vennero ristrutturati in un sontuoso stile barocco gli interni del piano nobile, con affreschi che alludono alla gloria della famiglia. Il palazzo fu venduto allo Stato nel 1965 e come Museo nazionale fu aperto nel 1977.
Al primo piano del palazzo sono situati gli appartamenti più suntuosi di parata. La prima stanza, che risale alla fine del ‘700, è la Galleria degli specchi, decorata da Stefano Tofanelli, il successivo Salone della musica presenta affreschi di Giovanni Gioseffo dal Sole che riprendono i temi dell’Eneide, mentre per il soffitto il pittore Marcantonio Chiarini creò una “finta architettura” che amplia lo spazio. Procedendo, si incontra la sequenza di quattro Camere di parata e l’Alcova, le cui pareti sono rivestite da un ciclo completo di diciotto arazzi fiamminghi settecenteschi che illustrano le storie dell’imperatore Aureliano e Zenobia, regina di Palmira. Meno sontuosa è l’ala ovest dove la famiglia viveva abitualmente composta da camere da letto, precedute entrambe da anticamere, e dalla sala da pranzo. Sempre al primo piano si trova la Pinacoteca formata dagli ottantatre dipinti donati alla città nel 1847 da Leopoldo II di Lorena dopo l’annessione di Lucca al Granducato di Toscana. Nelle prime tre sale sono esposti dipinti di scuola toscana (Pontormo col celebre Ritratto di giovinetto, Domenico Beccafumi, Agnolo Bronzino, Rutilio Manetti, Jacopo Vignali,Pietro Testa); veneta (Veronese, Tintoretto); napoletana (Salvator Rosa, Luca Giordano); mentre l’ultima sala accoglie dipinti di autori stranieri (Borgognone) e fiamminghi (Paul Bril).
Al secondo piano sono allestite le sale dedicate alla sezione otto-novecentesca, che espone le opere ancora legate alla tradizione classica di fine XVIII secolo quali le tele di Bernardino Nocchi, Pompeo Batoni e di Stefano Tofanelli, pittore della corte di Elisa Bonaparte, per arrivare fino alle sperimentazioni puriste di Michele Ridolfi. E’ presente una ricca selezione di dipinti e sculture, gessi, bronzi e terrecotte realizzati tra fine Ottocento e metà Novecento da autori lucchesi, come Augusto Passaglia, Urbano Lucchesi e Alfredo Angeloni, che rende chiara l’evoluzione dell’arte e del gusto a Lucca in quegli anni.
Il Museo ospita anche le sezioni dedicate alla tessitura lucchese: il laboratorio di Maria Niemack, dove si conservano antichi telai, otto-novecenteschi recuperati sul territorio e le sale delle “Collezioni Tessili”, che offre ai visitatori la straordinaria possibilità di scoprire la storia della produzione e del commercio di preziosi tessuti su cui Lucca incentrò, già a partire dal XII secolo, tutta l’economia e la ricchezza cittadina. La sezione si articola in più sale dedicate ai tessuti da arredo, abiti maschili e femminili, e arredi liturgici pervenuti come doni di famiglie facoltose o frutto delle soppressioni dei monasteri cittadini. Le Vesti Sacre hanno caratteristiche specifiche nella foggia, nella materia e nel colore perchè, durante le celebrazioni, devono poter identificare, con esattezza ed immediatezza, le persone ed il tempo liturgico, secondo una precisa simbologia. La maggior parte dei paramenti sacri esposti sono di manifattura lucchese e sono databili tra il XV e il XVIII secolo.
Valeria Mongelli, staff Musei nazionali Lucca
Come raggiungere il museo
Museo Nazionale di Palazzo Mansi
Via Galli Tassi, 43 Lucca
www.luccamuseinazionali.it Facebook Musei Nazionali Lucca, Twitter @MuseiLucca
Altre informazioni
Orario dal martedì al sabato 8.30 – 19.30 ultimo ingresso 19.00
Domenica, lunedì e festivi chiuso
Per possibili aperture festive si consiglia di consultare il sito o di telefonare
mail: pm-tos.museilucchesi@beniculturali.it www.polomusealetoscana.beniculturali.it
Accesso Museo nazionale di Palazzo Mansi
Gli utenti con ridotta capacità motoria possono visitare tutto il Museo
Visite guidate su prenotazione
Gruppi: tel. 0583 55570 Scolaresche: pm-tos.servizieducativi.lu@beniculturali.it
Parcheggi, a pagamento, nelle immediate vicinanze di Palazzo Mansi:
• Cittadella P1 • ex Caserma Lorenzini P2