È giunta da poco la notizia della scomparsa del prof. Saverio Carillo, Ordinario di Restauro architettonico presso l’Università della Campania, amico e collega stimato. Scomparsa improvvisa della quale fatichiamo a renderci consapevoli, poiché le qualità umane, oltre a quelle scientifiche, rendevano Saverio un interlocutore con cui era facile confrontarsi, e dal quale si ricavava sempre un incoraggiamento, grazie ad un atteggiamento positivo e fiducioso rispetto alle persone e alle cose. Queste capacità hanno sostenuto Saverio anche nel suo percorso scientifico e didattico. Studioso documentatissimo, ha portato alla luce settori poco battuti dalla ricerca di routine, come la tutela del patrimonio architettonico in varie città e province della Campania, trattando aspetti locali ma con una prospettiva a largo raggio, capace di restituire significato a questioni ritenute marginali. Ma soprattutto ha affrontato temi difficilissimi, come la concezione dello spazio sacro nel Novecento, guardando soprattutto agli aspetti liturgici e allo sfondo mistico che li nutre. E tutti ricordiamo le sue trattazioni sulle porte bronzee modernamente concepite per chiese antiche, suo cavallo di battaglia. Questioni che implicano nodi concettuali rilevanti per la conservazione e il restauro, inquadrato in una visione più ampia, sorretta da una fede che non sconfinava mai nel proselitismo. Uno studioso a suo modo contro corrente, forte delle proprie idee, ma alieno da conflitti ideologici, la cui presenza ricordava, senza infingimenti, le verità ultime del nostro lavoro di docenti e ricercatori.
Gli amici dell’Università di Chieti-Pescara e gli amici di Thema
Claudio Varagnoli, Lucia Serafini, Clara Verazzo, Stefano D’Avino, Stefano Cecamore, Paola Renzetti
crillo
info : in copertina il suo ultimo libro , nel pdf il suo ultimo articolo per thema