Occidens non solo un museo
Nominato fra i migliori musei dell’Europa dallo European Museum Forum, il Museo Occidens di Pamplona è un’intrigante narrazione della cultura occidentale. Occidens è ideato e nasce dalla creatività dell’equipe di architetti Vaillo + Iragaray.
Dal forte impatto artistico ed emotivo, Occidens non può essere considerato una semplice installazione e definirlo esposizione è ancor più riduttivo, esso invece vuole distinguersi come una grande riflessione sull’Occidente, non più ristretto ai soli confini geografici, ma allargato in un più ampio territorio mentale.
Il Museo è ospitato all’interno del complesso della cattedrale di Pamplona. La cattedrale di Santa Maria Real è il principale luogo di culto della città basca ed è uno degli edifici religiosi e storici, meglio conservati di tutta la Spagna. Il complesso religioso contempla varie tipologie architettoniche, anche se il gotico si impone come stile preponderante. Sorge nella parte più antica di Pamplona, nello stesso luogo in cui le indagini archeologiche hanno permesso il ritrovamento di resti appartenenti al periodo romano.
Il museo, non disposto secondo i tradizionali schemi museali, si distingue per una particolare organizzazione spaziale sistemata secondo un innovativo progetto narrativo: la disposizione degli ambienti ricalca le caratteristiche del genere cinematografico, dipanandosi e distribuendosi su vari livelli narrativi, linguistici e iconografici: segni, immagini, oggetti, colori, suoni, testi, film, codici, odori e atmosfere. La differenza tra lo stile architettonico e le modalità di esposizione non crea contrasti, ma riesce a rinsaldare il rapporto tra ‘contenuto’ e ‘contenitore’, sfruttando particolari sfumature spaziali, cromatiche e ambientali, ognuna calibrata all’epoca delle opere esposte.
Di fondamentale importanza è anche l’apporto della tecnologia: luci, trovate cromatiche e installazioni multimediali coesistono nelle stesse sale con opere d’arte antiche, impegnate in un interessante dialogo, che vede come protagonista il visitatore.
Il collante di tutta questa differenza strutturale è in una particolare installazione pavimentale che collega e armonizza gli ambienti espositivi: il tappeto d’acciaio. Una lastra di acciaio nero di un centimetro di spessore, appositamente curvata e forata per diventare un elemento versatile e trasformarsi in passerella, panca, lampade, struttura per i testi.
dossier OCCIDENS A3_c
INFO
Arquitectos / architects: VAILLO+IRIGARAY ARCHITECTS, Antonio Vaillo , Juan L. Irigaray, Daniel Galar,Josecho Vélaz
Colaboradores / colaborators: Felipe Pou, arquitecto, Javier Gil, arquitecto, Iñigo Beguiristain, arquitecto, Ángel Álvarez, Oscar Martínez,Eva Fernández
Comisario / curator: Javier Aizpún Dirección creativa, Arquitectura, Museografía y Diseño Gráfico
/ creative direction, architecture, museography and graphic design: VAILLO+IRIGARAY ARCHITECTS and KEN
Guión museográfico y Producción Audiovisual / Museographic script and Audiovisual Production: Carlos Bernar – NICLOW Constructor / building contractor: VAILLO+IRIGARAY ARCHITECTS and P.Roldan
Colaboradores / guilds collaborators:
Estructura / Structure: OPERA Ingeniería, Raúl Escrivá, Metalistería / Metal works: LARUMBE, Goyo Larumbe, Electricidad / Lighting elements: IRAGO, Telas / Fabrics: PERONI, Impresiones y vinilos / Vinyls: LUMINOSOS ARGA, Cristalería / Glazing: IRALDE, Audiovisual / Audiovisual: SIENA, Comunicación interactiva / Interactive comunication: INNOVAE VISION, Carpintería / Wooden elements: DECONA, Contenidos / contents: Javier Fortún, Mercedes Unzu, Javier Martínez de Agruirre, Ricardo Fenández Gracia, Mercedes Galán y Raúl del Toro.
Arqueología: M.Unzu/TRAMA
Maquetas: eLab VIA
Cliente / developer: Arzobispado de Pamplona
Proyecto / project: octubre 2011 / october 2011
Finalizado / date of completion:octubre 2012 / october 2012